












Veduta del Bosforo
Tempera su carta, cm 50 x 60
Con cornice, cm 69,5 x 86
Firmato in basso a sinistra
Carlo Bossoli (Lugano, 1815 – Torino, 1884)
Veduta del Bosforo
Tempera su carta, cm 50 x 60
Con cornice, cm 69,5 x 86
Firmato in basso a sinistra
Carlo Bossoli (Lugano, 1815 – Torino, 1884)
Carlo Bossoli (Lugano, 1815 – Torino, 1884)
Veduta del Bosforo
Tempera su carta, cm 50 x 60 – Con cornice, cm 69, 5 x 86
Firmato in basso a sinistra
Regina tra le strade marittime per Costantinopoli, quella del Bosforo profuma nel presente dipinto di un fascino senza precedenti. Un esotico tramonto esplode in un turbine di luce che si rarefà verso le nuvole più alte, disfacendosi come zucchero filato in rosee sfumature. Il vento accarezza morbidamente le onde, malleando i profondi flutti in cui galleggiano pigramente dei gabbiani. Lo straordinario realismo con cui l’artista, Carlo Bossoli, organizza la composizione, ne dimostra la navigata esperienza nell’ambito della pittura di paesaggio, soprattutto in quello a tempera, peraltro tecnica utilizzata anche nel presente. Non è un caso che l’iscrizione incisa presso la tomba del pittore scolpita da Antonio Chiattone reciti: “Carlo Bossoli sommo nella pittura di paesaggio a tempera da lui recata al massimo lustro”. Disegnatore di profonda cultura e inamovibile testimone dei fatti sociali che smossero il suo tempo, Bossoli trascorse l’infanzia nella città di Odessa sul Mar Nero, allora parte dell’impero russo e da poco fondata dalla zarina Caterina II. Frequentò la scuola cattolica dei Cappuccini, intraprendendo un apprendistato presso un librario, occasione d’oro per copiare stampe antiche. Entrato al seguito dello scenografo Nannini, a sua volta pupillo del Sanquirico, Bossoli ne divenne l’assistente, specializzandosi in vedute e panorami. L’affetto del pubblico si fece sentire dapprima con le sue vedute della penisola di Crimea, quindi esplose quando l’artista produsse numerosi panorami dell’intera costa del Mar Nero divenendo un protetto dei principi Voroncov. Su diretto interesse della principessa Elisabetta Voroncova Bossoli nel 1839 tornò in Italia, rimpinguando il proprio catalogo di vedute romane; durante le sessioni di copia dei maestri antichi nei musei dell’Urbe, il pittore entrò in contatto anche con diversi artisti inglesi, che consentirono lui l’aggancio e la successiva notorietà nel Regno Unito. Nel 1842 fu pubblicato il suo primo album con 24 vedute della Crimea per l’editore D. Klenov di Odessa; nel 1853 l’editore londinese Day & Son pubblicò altri suoi album, divulgando nel 1856 ben 52 vedute della Crimea. Bossoli fu a Napoli e Milano (1844-1853), dove allestì una mostra, poi a Lugano sua città natale. Raggiunta l’elegante Torino nel 1853, l’artista eseguì 16 dipinti relativi alla nuova linea ferroviaria Torino - Genova, nuova speranza economica cittadina. Trascorso un prolifico periodo di lavoro anche in Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Germania, Bossoli divenne corrispondente del quotidiano del quotidiano britannico “The Times”, illustrando le battaglie per l’indipendenza italiane, pubblicate a Londra in una raccolta dal titolo The war in Italy.
Si è detto che la tecnica preferita del Bossoli fosse la tempera su carta: il formato principalmente utilizzato dall’artista era quello di 30 x 40 cm, per cui non sorprende che la presente opera sia da considerarsi una prestigiosa rarità considerando le dimensioni ben maggiori. Bossoli preparava di propria mano la tempera, utilizzando un’emulsione di acqua, cui addizionava uovo o caseina, e olio, preferibilmente di lino, papavero e girasole.
Ad oggi diverse sue vedute svettano all’interno delle principali collezioni museali italiane, e non solo per splendore compositivo. Nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (GAM) è oggi custodito Fuochi d’artificio in Piazza Vittorio a Torino 1853, mentre nei locali del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, sempre torinese, il dipinto con Il Senato presieduto da Cesare Alfieri di Sostegno nel 1860. Numerose, esotiche, vedute delle coste della Crimea o delle verdeggianti pianure di Istanbul arricchiscono invece collezioni private. Si citino quali esempi Veduta di Feodosia di Crimea; Il palazzo dei Khan di Bachčysaraj; Veduta della parte asiatica ed europea di Istanbul; Veduta di Kerč dalla strada per la fortezza di Yenikale; Veduta di Istanbul; Panorama di Costantinopoli da Uskudar, tutti in privata proprietà.
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